Dolomiti lucane

Le Dolomiti lucane e le meraviglie dell’appennino centrale.

 

Cosa vedere e cosa fare per conoscerle.

 

Le Dolomiti lucane o Parco di Gallipoli Cognato sono un gruppo montuoso di un’area naturalistica situata nel cuore della Basilicata.

 

Formate da roccia arenaria, hanno una forma appuntita e le pareti scoscese simile a quella delle Dolomiti delle Alpi, ma sono molto diverse nella consistenza.

 

Si estendono su una superficie di circa 28000 ettari.

 

La zona del Parco che si sviluppa lungo l’Appennino lucano, abbraccia 5 comuni: Accettura, Oliveto Lucano, Calciano, Pietrapertosa e Castelmezzano.


    Maggio di Accettura programma 2023: calendario eventi.     Maggio di Accettura programma 2023 Torna il rito arboreo più famoso della Basilicata: il Maggio di Accettura nuova edizione 2023.   I cittadini ed i turisti sono in fermento, dato che dopo lo stop di 2 anni si riprende con la grandiosa festa dei culti arborei lucani.   Vediamo insieme gli eventi in programma nella città del maggio.   Dettaglio programma Maggio Accettura 2023 Tra le giornate più rappresentative ci sono il taglio del maggio e della cima, sino all’innesto, fino alla famosa esibizione della incredibile scalata.   Non mancheranno gli spettacoli di musica ed i fuochi pirotecnici ad allietare le vicende tra i boschi delle meravigliose dolomiti lucane.   Giovedì 18 maggio Ore 9:00 – Bosco di Montepiano: Taglio del Maggio;   Ore 22:00 – Serata danzante con Gli Amici del Liscio.   Sabato 27 maggio Ore 8:00 nel Bosco Montepiano – Esbosco del Maggio;   Ore 22:00 – Spettacolo del maestro Rocco Errichetti.     Domenica 28 maggio Ore 7:00 – Foresta di Gallipoli Cognato – Santa messa in contrada San Nicola, con Taglio della Cima e trasporto in paese;   Ore 9:00 – nel bosco Montepiano – Trasporto del Maggio in paese;   Ore 13:00 – nel bosco Tammone, la Santa messa;   Ore 18:00 – arrivo in paese del Maggio e della Cima;   Ore 22:00 – spettacolo musicale con la Vito Possidente Animation Band.     Lunedì 29 maggio Ore 7:00 – in largo San Vito, Santa messa e lavori al Maggio;   Ore 9:00 – da c/da Valdienne, Processione dei Santi Giovanni e Paolo;   Ore 19:00 – processione di san Giulianicchio e fuochi pirotecnici;   Ore 22:00 – Orchestra Spettacolo –Indietro Tutta;     Martedì 30 maggio Ore 7:00 – largo San Vito, […]

Maggio di Accettura programma 2023


solstizio 2022 dolomiti lucane invenro
    Solstizio 2022 Dolomiti lucane: il programma del prossimoo evento.   Vediamo insieme cosa ci sarà e come partecipare.     Solstizio 2022 Dolomiti lucane tutto pronto Dal prossimo 20 dicembre si celebra il giorno più corto dell’anno presso il Parco delle Piccole Dolomiti lucane.   Al comune di Oliveto lucano fervono i preparativi in località Petre de La Mola.   E’ il complesso megalitico del monte Croccia, infatti, che conserva i famosi Orologi di pietra.   Pietre uniche al mondo da cui ogni anno si può osservare il fenomeno del movimento solare.   Organizzatori La manifestazione viene promossa dalla Proloco di Oliveto “Olea” in collaborazione con Naturarte Basilicata.   E richiama, ogni anno, tantissimi appassionati di archeologia, astronomia, e curiosi da tutto il pianeta.   Programma dell’evento del solstizio 2022 alle Dolomiti Lucane Il programma è ricco di manifestazioni nel segno della cultura e della tradizione della Basilicata.   Programma 20 dicembre ore 16:30: Apertura stands e mercatini tradizionali in piazza Umberto I ad Oliveto lucano;   A seguire: Mostra di Teri Volini, con foto, composizioni e disegni presso la sala consigliare, e presentazione del saggio Glifi.   Un progetto dell’artista a carattere mitologico e archeologico sviluppato nella regione lucana.   Moderatore il giornalista Giovanni Sapadafino.   Dibattito sulle scoperte archeo-astronomiche in Italia meridionale.   Saranno presenti anche: Ferdinando Maurici, soprintendente del Mare della regione Sicilia;   Alberto Scuderi, direttore Gal Sicilia;   Leonardo Lozito, direttore Gal Basilicata,   Antonia Lombardi, Comandante Maggiore gruppo dei Carabinieri forestali del comando di Potenza, Ufficio Biodiversità.   Nelle prime ore della sera: Visita guidata alla città di Oliveto lucano, fra i viottoli del paese, i portali, e i forni comunitari.   La giornata si concluderà con un concerto di musica sacra, a cura del gruppo musicale Utinam, nella Chiesa Madre olivetese. […]

Solstizio 2022 Dolomiti lucane



raduno maschere antropologiche 2022 a tricarico
  Raduno delle Maschere antropologiche 2022 in Basilicata.   Da non perdere l’appuntamento di settembre.     Raduno Maschere Antropologiche 2022 Tricarico Il primo weekend di settembre si celebra in Basilicata nella città di Tricarico il Raduno delle maschere antropologiche.   La tradizione della maschere nella Lucania ha radici antichissime.   Molti sono, infatti, i borghi interni in cui queste maschere vengono commemorate in diversi periodi dell’anno.   I paesi delle maschere in regione Nella regione Basilicata le province in cui tali costumi sono ancora vivi e carichi di significati sono:   Naturalmente le maschere di Tricarico,   Aliano con le maschere cornute,   Campanacci di San Mauro Forte,   Satriano di Lucania, con lUrs e u’ Rumit,   Cirigliano,   Montescaglioso,   l’Orso e le maschere di Teana,   la danza dei Falcetti a Episcopia,   senza dimenticare i festini del Carnevale di Lavello.   Oltre alle sopra citate si esibiranno, per l’occasione, anche altre maschere appartenenti ai riti carnevaleschi, e non, di altre regioni italiane.   Scopriremo, dunque, altri riti dello stivale dalla Liguria alla Sicilia.   Programma Raduno Maschere antropologiche Vediamo il programma della 3 giorni nella provincia tricarichese.   2 settembre Ore 15.30 fino alle 18.30 Accoglienza gruppi e visita alla città.   Ore 19.30 Apertura del percorso eno-gastronomico in viale Regina Margherita.   Ore 22.00 Concerto in piazza Garibaldi di Antonio Guastamacchia.   3 settembre Ore 10.30 fino alle 12.30   Monumenti aperti: visita ai musei di Tricarico. In particolare ai siti:   Museo archeologico,   museo diocesano,   e museo dei costumi lucani e delle maschere antropologiche,   e visita alla ricostruzione di una casa contadina al Palazzo Lizzardi.   Ore 16.15 Raduno dei gruppi presso la Torre normanna.   Ore 17.30 Partenza del corteo verso la piazza Garibaldi e successivamente, presentazione dei gruppi […]

Raduno Maschere antropologiche 2022


il maggio di accettura 2022
      Dal prossimo giovedì 26 hanno inizio le celebrazioni del Maggio di Accettura edizione 2022.   Guarda il programma e gli orari della festa.     Maggio di Accettura 2022 Programma Vediamo insieme il programma della prossima manifestazione.   Una settimana di festeggiamenti fra le Dolomiti Lucane.   Date e Orari Giovedì 26 maggio 2022 Ore 9:00, nel bosco di Montepiano avverrà il taglio del Maggio.   Sabato 4 giugno Ore 8:00, bosco di Montepiano , l’esbosco del tronco del Maggio,   Ore 22:00, Accipiter in concerto.   Domenica 5 giugno Ore 7:00, Santa messa nella foresta Gallipoli Cognato in contrada San Nicola,   A seguire taglio della Cima e successivo trasporto in paese,   Ore 9:00, bosco di Montepiano – Trasporto del Maggio in paese,   Alle ore 13:00, bosco Tammone, Santa messa,   Ore 18:00, arrivo in paese della Cima e del Maggio,   Ore 22:00, concerto del gruppo Band A 4 Melody.   Lunedì 6 giugno Alle ore 7:00, largo San Vito, Santa messa e lavori di preparazione del Maggio,   Ore 9:00, da contrada Valdienne, inizio processione dei Santi Giovanni e Paolo,   Alle 19:00, processione di San Giulianicchio e fuochi pirotecnici,   Ore 22:00, concerto di Cecè Barretta.   Martedì 7 giugno Ore 7:00, largo San Vito, celebrazione della Santa messa, e innesto della Cima con il Maggio,   Alle ore 12:00, Chiesa San Nicola, Santa messa, processione del patrono San Giuliano, e Alzata del Maggio con la Scalata,   Ore 22:00, piazza del Popolo, The Kolors in concerto,   Ore 00:00, fuochi pirotecnici e gran finale..   Domenica 19 giugno Alle ore 9:00, in largo San Vito, Santa messa e abbattimento del Maggio.   Potrebbe interessarti anche: Cosa vedere ad Accettura e dintorni,   Navetta per le Dolomiti Lucane da Matera.  

Maggio di Accettura 2022



storia di garaguso
    La storia di Garaguso: paese arcaico dell’entroterra lucano     Storia di Garaguso: il borgo ellenico della Basilicata Dal punto di vista storico il territorio di Garaguso conserva origini arcaiche, risalenti al periodo preistorico.   Numerose documentazioni, di derivazione magno Greca, dimostrano che la città fu frequentata da civiltà provenienti da Metaponto intorno al V secolo a.C.   Ne è testimonianza concreta il ritrovamento del tempietto, detto tempio della Dea di Garaguso.     E’ un’opera in marmo greco del V secolo a. C., con una cella dove è rappresentata una divinità femminile seduta.   Per molti la dea di Garaguso raffigura Hera, ma potrebbe anche ricondurre a Demetra (dea della Natura e dei raccolti), o Persefone, detta anche Kore, figlia di Demetra.   La statuina fu rinvenuta dall’archeologo Vittorio di Ciccio, di San Mauro Forte.   Oggi è custodita al Museo archeologico provinciale di Potenza.   Successivi scavi nella zona hanno portato alla luce reperti, e segni, di un più grande luogo di culto di tipologia ellenica.   Civiltà enotria Tali scavi hanno portato a sostenere Garaguso come un luogo di scambio tra la civiltà enotria interna e quella greca della costa.   Oltre al tempietto a Garaguso sono stati ritrovati reperti, con figure simili, attribuibili ad altre divinità, che fanno intendere la presenza di più santuari dedicati a altre divinità affini.   Nel Medioevo un documento dei baroni di epoca normanna di Guglielmo II di Sicilia, nomina la città Adam de Garagusa.   Nel 1060 il paese sarà annesso alla giurisdizione della diocesi di Tricarico.   Nell’anno 1307 il Re Carlo II d’Angiò fa passare Garaguso al territorio di Pietro Della Marra signore di Racale.     A partire dal XV secolo Garaguso divenne uno dei tanti possedimenti dei nobili Sanseverino di Napoli, e, successivamente dei […]

Storia di Garaguso


garaguso
    Garaguso Matera: cosa vedere nel borgo vicino alle Dolomiti lucane.     Garaguso Italia archeologica Il piccolo comune di Garaguso rientra nella provincia di Matera e si erge sull’Appennino centrale della Basilicata.   Molto vicino al Parco delle Piccole Dolomiti della Basilicata si trova ad un’altezza di 490 metri sul livello del mare.   Conta circa 1250 abitanti.     Cosa vedere Fra le cose da vedere in paese ci sono:   il Palazzo Revertera,   il Palazzo Moles,   la Chiesa di San Nicola di Myra,   la Cappella della Madonna delle Puglie,   la Statua di Cerere.   Palazzo Revertera Il nobile palazzo Revertera si trova nella parte più alta di Garaguso su di un costone di roccia dolomitica.   I duchi Revertera fecero costruire l’edificio nel 1600 per le attività di caccia.   In seguito al terremoto che distrusse l’abitatonel 1694 la zona divenne il punto di ricostruzione da cui partire per realizzare il nuovo borgo.   Degno di nota è il portale d’ingresso con lo stemma della famiglia.   Le stanze del Palazzo hanno architettonicamente ambienti che mantenevano una destinazione d’uso che vedeva:   al pian terreno le stalle per gli animali,   al primo, invece, c’erano le camere dei duchi,   interessanti sono anche i sotterranei, tipicamente scavati nella roccia.     I dipinti del Palazzo Nella prima stanza del palazzo troviamo, alzando lo sguardo, una bellissima volta a crociera completamente dipinta.   Sotto questo strato di pittura a calce, però, sono stati rinvenuti dipinti ad olio, alcuni paesaggi tipici della città di Napoli come:   il Vesuvio,   le spiagge con i bagnanti,   il porto di Napoli,   la villa comunale.   Nellaseconda stanza, in seguito, si possono scorgere ben 3 strati di dipinti.   Quelli che rislutano di maggior pregio […]

Garaguso



cirigliano
    Il Comune di Cirigliano è accovacciato sulla cresta di una delle colline più verdi dell’Appennino lucano.   Cirigliano Matera: la provincia silenziosa Il piccolo borgo di Cirigliano conta circa 330 abitanti.   Ad oggi risulta la cittadina più piccola fra le province di Matera.   A parte l’accoglienza e la generosità dei suoi abitanti, colpisce per la sua posizione e le attrazioni storico naturalistiche di sicuro interessa per i voiaggiatori.   Cirigliano Basilicata nascosta Anche se molti ignorano la sua esistenza questo borgo verde immerso fra le colline lucane, merita una sosta per diversi motivi.   Il suo nome deriva molto probabilmente da Caerellius, un centurione romano che si era distinto in battaglia per le sue eroiche imprese.   Il prode Cerellio ricevette indono queste terre come dono per le sue imprese.   Anticamente rappresentava la porta di passaggio necessaria per raggiungere gli antichi centri di Tricarico e Potenza da Eraclea, il nome arcaico dell’attuale Policoro.   Per altri storici, invece, il nome deriverebbe da Caelianum, ossia antica stazione do passaggio romana, sulla via Herculea.   Diverse altitudini Una particolare caratteristica di Cirigliano è rappresentata dalla sua altitudine, che varia molto da zona a zona.   Qui, infatti, si passa dall’altezza di circa 500 metri sul livello del mare fino all’altitudine di 1200 metri.       Il Bosco vicino a Cirigliano Nelle vicinanze del borgo, a circa 7 km si trova il verdeggiante Bosco di Montepiano.   Molto vicino al paese di Accettura, il bosco offre possibilità di passeggiate naturalistiche fra bellissimi esmplari di querce e sport all’aperto, come:   Ponti sospesi,   Reti per arrampicata,   Trekking,   Escursioni,   Tiro con l’arco,   Orienteering,   Birdwatching,   Mountain Bike,   Passeggiate a cavallo, ..e molto altro.   Troverai anche molte aree pic-nic per sostare in […]

Cirigliano


torre normanna tricarico
  Tricarico è un borgo lucano ricadente nella provincia di Matera.   E’ un luogo ricco di storia e natura, e arte.   Si trova a pochi passi dalle Dolomiti Lucane.     Tricarico Matera: paese autentico lucano Tra i tanti borghi della Basilicata Tricarico è di certo uno fra i più interessanti e importanti.   Vediamo cosa offre ai visitatori l’antica città normanno araba.   Storia antica Il comune di Tricarico vanta una storia molto antica e soprattutto variegata.   La sua fondazione si attesta intorno al VI secolo avanti Cristo.   Numerosi sono, infatti, i ritrovamenti nella zona dei Cappuccini.   I primi documenti storici risalgono al periodo longobardo, in cui fu eretto il piccolo borgo intorno al IX secolo.   In seguito, intorno al IX e X secolo, Tricarico divenne prima cittadella araba, e poi fortificazione dei bizantini.   Da XII fino al XVI secolo passò sotto il dominio dei Normanni da parte dei Sanseverino.   Fu un luogo in cui diverse etnie si mescolarono fra loro nei diversi periodi storici.   Ricordiamo che tra il XV ed il XVI secolo accolse prima una comunità ebraica e, poi, una di derivazione albanese.   Il Principe dei Pietro Antonio Sanseverino, durante il governo del paese, difatti, prese in moglie Irina Castriota Scanderbeg, nipote del famoso eroe  arbereshe.   Questa moltitudine di popoli, e culture, ha permesso a Tricarico città di divenire centro urbano dai mille volti.   Sono moltissime le cose da vedere e conoscere in questa affascinante provincia lucana.   Vediamole insieme.     Cosa vedere a Tricarico Basilicata Fra le attrazioni più belle quali sono quelle di cui non puoi fare a meno di visitare.     La Torre Normanna Uno degli elementi più rappresentativi della città è di sicuro la maestosa Torre Normanna.   La […]

Tricarico



buoi
  Il Maggio di Accettura è un rito dedicato al matrimonio degli alberi.   Per vederlo accorrono gruppi di giovani e anziani che vivono un’intera giornata a contatto con la natura.     Il Maggio di Accettura: una festa incredibile La festa del Maggio di Accettura, infatti, è forse una tra gli eventi più sentiti nella regione lucana: sia per la provincia di Matera che per quella di Potenza.     E’ il matrimonio fra gli alberi che si sviluppa in una intera giornata e consiste, per farla semplice, nell’unione fra il maggio, cioè il tronco e la Cima.     La scelta degli alberi Questi fusti sono scelti con cura dai cittadini accetturesi fra i tantissimi alberi dei boschi vicini.   Caratteristiche, poi, sono anche le cordate dei gruppi di giovani che trasportano i tronchi con l’aiuto dei buoi.     In pratica ci sono 2 grandi gruppi di cittadini che si dividono i compiti: c’è il gruppo del Maggio e quello della Cima.   Dal mattino sino al tramonto, durante la manifestazione, in tantissimi fra giovani, adulti ed anziani, si riuniscono per aiutare al trasporto.     Ma lo fanno in maniera molto gogliardica e spensierata.   Tra canti, balli e pic – nic, dove protagonisti sono il vino locale e la tipica salsiccia di Accettura.     Se partecipi alla sagra del Maggio di Accettura capisci perchè una festa del genere non si può spiegare con le parole.   Devi viverla per capirla e godertela fini alla fine..     Maggio Accettura e prodotti tipici La gente del posto ti invita in ogni angolo del bosco ad assaggiare i vini e la carne arrostita sui forni a legna.   Ci sono nel bosco le varie stazioni pic-nic in ogni punto attraversato dalla carovana.   E ognuno può […]

Il Maggio di Accettura


accettura
  Accettura è il paese più popoloso delle Dolomiti lucane.   Vediamo gli aspetti più caratteristici del felice borgo nel parco di Gallipoli Cognato.   Accettura: terra degli alberi e della preistoria La verdeggiante Accettura si trova in provincia di Matera a circa 800 metri di altezza.   E’ circondata dal verde dei boschi lucani che occupano l’aria naturalistica nel cuore verde della Basilicata.   Cosa vedere ad Accettura Le cose da vedere ad Accettura sono molte, sia per gli amanti della natura, che per gli appassionati di storia e civiltà antiche.   Nelle immediate vicinanze del paese, poi, sorge l’Ente Parco regionale di Gallipoli Cognato, in località Palazzo.   Al suo interno ci sono aree attrezzate per pic-nic e la sosta dei camper, e sentieri trekking per passeggiate nel verde.   Proseguendo sulla strada che la congiunge ad Oliveto lucano, inoltre, si può raggiungere l’oasi faunistica del daino e la famosa Riserva statale del Monte Croccia.   Quella del monte Croccia è un’area di grandissimo interesse archeologico, specie per la presenza di complessi magalitici preistorici in località Petra della Mole.   Nei pressi dell’area si sviluppano tutt’intorno delle mura di cinta in pietra, attribuite probabilmente a civiltà antiche che vivevano nella zona già nel VI secolo avanti Cristo.   Anche la Riserva è attrezzata per escursioni storico-naturalistiche.   Ci sono, infatti, molti sentieri tracciati che conducono ai siti delle mura del Croccia e di Petra della Mole.   Una cosa da vedere ad Accettura molto affascinante è il museo dei Culti arborei, nato all’interno del paese e dedicato alla Capitale dei riti propiziatori che vedono protagonisti gli alberi.   Il Maggio di Accettura In tutto il parco della Dolomiti lucane, e nei dintorni, ci sono riti dedicati al culto degli alberi.   Ma la sede indiscussa per tutti questi […]

Accettura



2
    Pietrapertosa Italia incantata.   Scopri il borgo tra i più belli della penisola nel cuore della Basilicata.     Pietrapertosa Basilicata: bellezza montana del cuore lucano Aggrappata alle Dolomiti Lucane Pietra pertosa rappresenta uno dei borghi più caratteristici della Basilicata.   All’ingresso del paese c’è una grande roccia forata da un lato all’altro che ha dato il nome al paese.   Pietra perciata, detta poi pietra pertosa, vuol dire appunto pietra forata.   Anche se alcuni la conoscono come Pietra petrosa.     Cosa vedere nel borgo e nei dintorni Pietrapertosa presenta una serie di paesaggi a dir poco mistici.   Sembra, infatti, frutto della mente di un mago il modo in cui il centro urbano si è distribuito, anzi si è accovacciato sulle rocce delle Dolomiti lucane.   Come nella vicina Castelmezzano a Pietrapertosa, difatti, si innalzano verso il cielo punte aguzze di roccia, guglie e pinnacoli dalle forme più strane e divertenti.   Pietrapertosa Potenza Il comune di Pietrapertosa ricade nel Parco di Gallipoli Cognato, e della provincia potentina.   E’ inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.   E mantiene, inoltre, la sua antica struttura urbanistica nella zona a valle del Castello saraceno.   Il Quartiere arabo Di sicuro interesse storico e architettonico è il quartiere arabo di Pietrapertosa detto Arabat.   L’Arabata, in dialetto A’ravt, somiglia ad una lingua di case che si concentrano fra le pareti di roccia arenaria.   Gli arabi, infatti, arrivarono a Pietrapertosa insiem al principe Bomar.   Si insediarono in queste casette in pietra che erano comunicanti fra loro attraverso aggrovigliati cunicoli, più che strade, e scalini tipici, anch’essi scavati nella roccia.   La particolarità di queste abitazioni è che sono costruite in modo da essere un tutt’uno col terreno e le pareti di roccia. Tanto che spesso si […]

Pietrapertosa


castelmezzano di sera
    Castelmezzano è un bellissimo borgo della Basilicata arroccato fra le fantastiche Dolomiti lucane.   Cosa c’è da sapere e da vedere..     Castelmezzano Basilicata tra volo e roccia Il paese di Castelmezzano sorge ad un altitudine di 890 metri s.l.d.m..   Ricade nel Parco regionale delle Dolomiti lucane e nella provincia di Potenza.   E’ inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.   Castemezzano è nota per il Volo dell’Angelo, insieme alla cittadina di Pietrapertosa su cui si affaccia.   Origine del Nome Il nome ‘Castrum Medianum‘ ricorda l’antico Castello Normanno.   Della vecchia fortezza oggi restano, però, alcuni ruderi e alcuni massi delle mura di cinta.     Cosa vedere a Castelmezzano Potenza La particolarità di Castelmezzano è il fatto che il borgo sembra sbucare dalle guglie di roccia che lo avvolgono tutt’intorno come un cratere vulcanico.   Il paesaggio sembra uscito da un racconto fiabesco.     Le forme delle rocce Gli agenti atmosferici hanno plasmato nel tempo le rocce arenarie disegnando quasi delle sagome che in base all’illuminazione del momento assumono forme che ricordano:   la Civetta,   l’Incudine,   la Grande Madre,   la bocca del Leone,   e l’Aquila reale.   Castelmezzano Italia nascosta Questo piccolissimo paese, nascosto fra gli spuntoni pietrosi, sembra come annidato nella verdeggiante boscaglia di Gallipoli Cognato.   Invita ad un’esperienza nuova, da vivere sia giorno che alla sera, quando al calar del sole si accendono le luci che donano al centro un aspetto meraviglioso.   Tutta la zona abitata è caratteristica per via di una serie di case e palazzi antichi che sembrano una continuazione della roccia stessa delle montagne.   Di certo è l’ideale per gli amanti delle escursioni che sia nel paese che nei dintorni trovano terreno fertile per sprigionare la propria voglia di natura. […]

Castelmezzano



  Calciano: piccolo borgo per viaggiatori appassionati del silenzio.   Informazioni turistiche.   Calciano Basilicata Il piccolo comune di Calciano sorge in procinto della valle del Basento a 420 metri di altitudine, e rappresenta un po’ l’anticamera del Parco delle Dolomiti Lucane.   Ricade nella provincia di Matera e conta circa 700 abitanti.   Da Vedere Cosa c’è da vedere a Calciano di suggestivo.   Siti archelogici e luoghi di culto.   Le Rovine Di sicuro interesse archeologico sono le rovine dell’antica Calciano che si notano appena prima di entrare in paese dalla SS 407 Basentana sul lato sinistro della strada.   Molto interessanti, inoltre, sono i resti della antica Chiesa dedicata a Maria SS della Rocca, risalente al XIII secolo d.C.   Per raggiungerli ci sono molti sentieri ben tracciati e non distanti dal paese nuovo.   La Chiesa Madre Molto suggestiva, poi, risulta la Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista.   All’esterno presenta delle caratteristiche pareti in pietra e una piccola piazzetta sul reto con un affaccio meraviglioso sulla valle.     Dal punto di vista artistico la Chiesa di San Giovanni presenta opere di gran valore come:   il Polittico del XVI secolo di Bartolomeo da Pistoia, che raffigura la Madoona col Bambino, San Giovanni Battista e San Nicola,   La statua della Madonna dell’Annunziata in legno attribuita a N. Pisano,   Un Crocifisso in legno Policromo, dietro la Sacrestia, scolpito dai Francescani meridionali tra il ‘500 e il ‘600,   Nella Cappella troviamo anche gli affreschi recuperati dalle rovine della Chiesa antica dedicati alla Madonna, al Padre eterno e ad alcuni Santi,   Un Crocifisso in rame del ‘300, in tipico stile bizantino,   Un’antica poltrona regia del 1600.   Manifestazioni religiose e popolari Come festa religiosa ricordiamo quella dedicate alla Madonna della Serra il […]

Calciano


oliveto lucano 2
  Oliveto lucano è un piccolissimo comune nel cuore della Basilicata.   Aspetti turistici e generali della simpatica cittadella nelle dolomiti lucane.     Oliveto lucano: tutte le cose da sapere Il comune di Oliveto Lucano è uno fra i più piccoli della regione.   Si trova su un colle ricco di bellissimi ulivi ed è compreso anch’esso nel Parco di Gallipoli Cognato delle Piccole Dolomiti Lucane.   Gli abitanti di Oliveto sono davvero molto pochi, circa 400, ciò non toglie fascino e caratteristica al paesello.   Per me uno dei più belli nel centro della Basilicata.   Cosa vedere Le cose da vedere ad Oliveto Lucano sono molto interessanti.   Tra i siti archeologici vanno necessariamente segnalati: La zona di Petre de la Mola, massi megalitici posizionati da civiltà preistoriche per calcolare i movimenti solari;   I ruderi e le mura di cinta del Monte Croccia, segno di una civiltà del VI secolo avanti Cristo;   Chiesa della Maria SS delle Grazie, con dipinti di matrice napoletana del XVI secolo, e un altare policromo e la statua della Madonna, anch’essi in stile partenopeo.   I Portoni dedicati a Bacco, tipici portoni delle cantine realizzati in legno. Si trovano sulla via delle Grotte, e presentano figure geometriche progettate dagli artigiani del luogo fra il XIX e XX secolo.   Oasi faunistica del Daino e del Cervo.   I panorami da diversi punti del paese sono molto emozionanti, dedicati agli appassionati di fotografia.   Feste e sagre Da queste parti le feste patronali sono dedicate ai riti arborei, ed anche la festa di San Cipriano protettore di Oliveto lucano non poteva esimersi.   La festa si svolge il 10, l’11 ed il 12 di Agosto.   I riti ricordano come per quello di Accettura il matrimonio degli alberi fra il Maggio […]

Oliveto lucano