Villa Cuscianna Matera: un sito tra mistero e massoneria.
La misteriosa Villa Cuscianna di Matera
Di certo non è mai passata inosservata sia ai turisti che agli abitanti di Matera, il carattere architettonico a dir poco particolare della Villa Cuscianna.
E’ un palazzo che ti aspetti di trovare in un bosco, o in campagna nelle lontane periferie di una città, o in luoghi abbandonati e misteriosi, avvolti da un alone quasi tenebroso e a dir poco isolito.
Ed, invece, la Villa Cuscianna si trova proprio nel centro di Matera, in via Ascanio Persio, a due passi da piazza Vittorio Veneto.
Storie e racconti materani sull’immobile
La Villa Cuscianna è un luogo che per anni è stato raccontato con storie mai chiare e leggende utilizzate per spaventare i più piccoli.
Mi ricordo anch’io i racconti dei miei nonni su quella villa: dicevano che bisognava tenersi sempre alla larga perché era infestata dai fantasmi e dagli spiriti cattivi.
Ma vediamo come è fatta l’abitazione e perchè la sua storia è stata, per i materani, sempre avvolta da enigmi ambigui.
L’ingresso
L’ingresso della casa Cuscianna si trova sul lato sinistro della via A. Persio che in discesa porta dopo circa 15/20 metri in piazza Veneto.
L’accesso è delimitato da un cancello in ferro con ai lati due colonne che riportano il nome di Leonardo Cuscianna.
Era il nome di chi verso il finire dell’800 fece costruire questa villa dall’aspetto architettonico complesso e variegato che si differenziava, e ancora si contraddistingue, dal contesto in cui si trova.
Leonardo Cuscianna
Della sua persona non si conosce molto.
In merito ai suoi dati personali si sà solo che nacque a Matera nel 1884 e morì a Boston nel 1947.
Dal modo in cui ha realizzato la villa e dai tanti segni che si possono trovare osservandola da vicino, si capisce che il Cuscianna era molto legato alla Massoneria, alla quale probabilmente faceva parte.
Simboli esoterici di Villa Cuscianna
Gurdando la struttura da i vari punti di vista, si capisce chiaramente un netto legame con l’esoterismo.
Moltissimi sono, infatti, i simboli esoterici che si scorgono chiaramente a partire dal cancello, e continuando all’interno del giardino antistante all’edificio, gurdando i muri esterni, le scale e le torrette.
Il cancello d’ingresso
La cancellata di accesso, ad esempio, è fregiata con decori appuntiti in ferro che richiamano il simbolo alchemico della “monade”.
La Monade nella filosofia greca rappresenta il principio indivisibile del tutto.
L’unità da cui derivano tutti i numeri, l’origine da cui prendono vita le entità monodimensionali e tridimensionali, ed il principio dei quattro elementi Aria, Fuoco, Acqua, e Terra, che hanno formato il mondo.
Sulle due colonne che sorreggono la ringhiera dell’ingresso, poi, si nota chiaramente il simbolo dell’arsenico.
Ossia un rilievo di colore arancio rosso con due cerchi alle estremità, uniti da una linea verticale, su di un muro di sfondo dal colore giallo.
In alchimia si sosteneva che l’arsenico riusciva a trasformare le apparenze degli uomini.
Segni esoterici alle pareti esterne
Un altro segno distintivo della chiara matrice esoterica che si nota più volte sulle mura della Villa Cuscianna è la stella a otto punte racchiusa in un cerchio bianco.
La puoi notare anche sui parapetti delle scale dell’ingresso e sulla vetrata della torre di sinistra.
Qui, infatti, si vede chiaramente una stella con 8 punte a forma di fiore con una croce come stelo.
Emblema tipico dell’ordine templare dei Rosacroce.
Le iscrizioni latine
Diverse, poi, sono le iscrizioni in latino che si possono osservare in diverse parti della Villa.
Nelle mura centrali si può notare chiaramente la scritta “Donec Erunt Ignes“, cioè finchè durerà il fuoco.
La frase di Fulcanelli viene usata per rappresentare il Fuoco Segreto, l’Anima Mundi, senza della quale ogni azione è vana.
Nel suo libro, le Dimore Filosofali, Fulcanelli spiega che senza questo Fuoco Segreto la vita nè esisterebbe, né potrebbe evolversi.
Egli sostiene che:
La nostra nascita è il risultato della sua incarnazione, la nostra vita, l’effetto del suo dinamismo, la nostra morte la conseguenza della sua scomparsa.
Un’altra interessante iscrizione latina è quella del “Quadrato del Sator“.
Antica iscrizione che in latino rappresenta una serie di parole che formano il quadrato magico, composta dalle cinque parole:
- SATOR,
- AREPO,
- TENET,
- OPERA,
- ROTAS.
Seguendo l’ordine delle lettere racchiuse nel qudrato si legge una frase che resta uguale se viene letta da sinistra a destra e al contrario, e dall’alto verso il basso e viceversa, ossia un palindromo.
Sull’origine reale di questa iscrizione, nonostante sia stata ritrovata in molti reperti, epitaffi ed elementi strutturali, ci sono ancora molti dubbi.
Le porte di ingresso alla Villa Cuscianna
Arriviano alle due porte di accesso.
Sulla porta a sinistra è presente la scritta Sub Rosae, con l’immagine di una rosa al centro. Sembra un riferimento ai Templari.
Invece, nella porta a destra appare la scritta che può essere letta da sinistra a destra e viceversa.
Da sinistra si legge Si sedes non is, “Se siedi non avanzi”, e da destra a sinistra diventa “Se non ti siedi avanzi”.
E’ un palindromo improprio. Cioè non è esattamente leggibile da sinistra a destra e viceversa.
E’ la scritta della Porta Alchemica, o Porta dei Cieli o Porta Magica.
Un messaggio dedicato a chi volesse trovare l’elisir di lunga vita.
Chiaro riferimento esoterico, la Porta Alchemica è presente nei Giardini Nicola Calipari a Roma, in Piazza Vittorio Emanuele II.
Bellissima quella villa. Mi ricordo le tante volte che ci sono passata da bambina, era completamente diversa da tutto il resto, ma molto interessante.