Inaugurato Museo Balena Giuliana


 

 

Inaugurato Museo Balena Giuliana a Matera.

 

inaugurato museo balena giuliana

 

Inaugurato il Museo della Balena Giuliana

Si intitolaGiuliana degli Abissi” il nuovo spazio espositivo dedicato alla Balena di Matera.

 

Presso le sale del Museo Ridola sarà visibile la balena fossile del Pleistocene.

 

Ritrovamento

I resti della Balena preistorica sono stati rinvenuti nel territorio materano a circa 8 km. dalla città.

 

Precisamente in uno dei luoghi più importanti dal punto di vista naturalistico per la regione: il lago San Giuliano.

 

L’antico cetaceo fu trovato nel 2006, e dopo una serie di vicissitudini burocratiche è stato reso finalmente fruibile al pubblico.

 

Il progetto espositivo è stato curato da Annamaria Mauro e Laura D’Esposito, è dedicato interamente al fossile della Balena Giuliana.

 

Nella sale del museo Ridola il visitatore ascolta man mano che le visita la storia della enorme Balena lunga approssimativamente 26 metri.

 

Ad oggi risulta uno dei più grandi fossili di balena mai ritrovati.

 

Probabilmente il più grande esemplare di cetaceo che abbia mai attraversato le acque del Mediterraneo.

 

La datazione del fossile viene inserita un un range tra 1, 5 e 1,25 milioni di anni, il suo peso è stato calcolato fra i 130 ed i 150 tonnellate.

 

In base agli studi effettuati sui suoi resti, sono state evidenziate molte caratteristiche in comune con la balenottera azzurra.

 

Sale espositive

Sono 4 le sale allestite per conoscere da vicino la storia e le particolarità della grande balena Giuliana.

 

Vediamole insieme:

  • La prima sala è dedicata al momento della scoperta nel lago San Giuliano e alle operazioni di recupero;

 

  • Nella seconda sala, invece, il visitatore potrà partecipare al viaggio immersivo realizzato tramite tecniche di animazione 2D e 3D, motion graphic, e un processo di compositing delle immagini, realizzato da ETT Spa.

 

  • La terza sala, in seguito, è stata dedicata alla riscostruzione dell’ambiente dell’epoca, in cui sono messi in mostra alcuni reperti che possono essere attribuiti alla fauna, ed alle piante acquatiche appartenenti a quell’ecosistema dove probabilmente la balena è stata rinvenuta. Con l’ausiolio di un monitor i visitatori possono, poi, osservare i lavori di restauro del fossile, ancora in corso da parte della ditta Lithos srl.

 

  • Nella sala n. 4, infine, sono esposti i reperti che sono l’omero dell’arto di destra e la bulla timpanica, già restaurati. Anche se con difficili interventi di restauro lunghi e complessi, sono state recuperate tantissime parti della balena preistorica. Fra queste ci sono pervenute: molte costole, una di queste addirittura lunga 3 metri, 12 vertebre toraciche, la pinna pettorale e gran parte dell’ossatura della testa, e la bolla timpanica.

 

Quest’ultima è stata di fondamentale importanza per attribuire il fossile alla specie animale di appartenenza.

 

La Balena Giuliana non solo rappresenta una grandiosa scoperta per la storia del territorio, ma soprattutto per la biologia marina dell’intero Mar Mediterraneo.

 

Il racconto dell’allestimento, infine, vede anche un fumettoLa Regina degli abissi”, creato dal fumettista Giulio Giordano.

 

Info e prenotazioni

Per ricevere altre informazioni sulla mostra e conoscere gli orari visita, puoi contattare la segreteria del Museo Ridola.

 

 

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