Storia di Montemilone


 

 

Storia di Montemilone: dai Romani ad oggi.

 

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Cenni storici del comune di Montemilone

I primi insediamenti nell’agro di Montemilone risalgono al 291 a.C..

 

Il generale Lucio Postumo Megello, infatti, dopo la vittoria a Venosa ed in altre città daune, ebbe il consenso dalla Capitale imperiale di creare in questa zona una colonia di circa 20 mila uomini.

 

Non mancano, difatti, una serie di rinvenimenti databili a tale periodo storico che portarono alla luce, oggetti come: tegole, monete, mattoni, lucerne, tutti ritrovati nell’area del paese, e nelle immediate vicinanze.

 

I reperti archeologici, inoltre, dal II secolo d.C. a seguire, chiariscono in modo inequivocabile l’importanza di questo borgo all’epoca.

 

Molte incisioni di lastre antiche ritrovate tutt’intorno, infatti, ricordano i lavori agricoli di schiavi e liberti in zona.

 

A testimonianza delle attività arcaiche a Montemilone è rimasto il grande acquedotto denominato “la Gloriosa”.

 

Un’opera imponente che risale al 143 d.C., voluta da Tiberio Claudio Attico Erode, che portava le acque sino alla città di Canosa.

 

Ancora oggi è possibile osservare i resti della grandiosa costruzione, che si stima avesse una lunghezza di circa 30 chilometri.

 

aree verdi nei dintorni

 

Periodo Medioevale

Molto florido fu l’epoca medievale montemilonese.

 

A partire dall’VIII secolo d.C., infatti, si insediarono nel territorio diversi gruppi di monaci basiliani ed eremiti, che diedero impulso aggregativo anche dal punto di vista urbanistico.

 

Insieme ai religiosi cominciarono ad insediarsi, infatti, anche contadini e coloni che popolarono l’area scavando le abitazioni in grotta.

 

Questo insediamento si scisse in due grandi casali:

  • Il Casale di San Lorenzo;

 

  • ed il Casale di Mons Meliorus, l’attuale area dove tutt’oggi sorge il paese di Montemilone.

 

Durante il feudalesimo, dal 970 al 983, Montemilone fu possedimento prima della’Abbazia della SS Trinità di Venosa, e, poi, del Vescovo di Trani.

 

Nell’anno 1000 il paese divenne sede vescovile bizantina.

 

Con l’arrivo dei Normanni, 1172, ed il rito latino la sede episcopale bizantina venne chiusa.

 

Nel 1198 passò sotto la giurisdizione di Gravina di Puglia, coon Federico II prima, e Re Manfredi, poi, nel 1250.

 

Nel 1268 l’intera città di Montemilone venne rasa al suolo da Ruggero Sanseverino, sotto l’esercito di Carlo I D’Angiò.

 

Mentre nel 1338 passò sotto il potere angioino di Gianfilippo Santacroce.

 

Storia di Montemilone dal ‘500 all’Unità d’Italia

Dopo il 1454 numerose furono le guerre ed i passaggi di proprietà che videro il borgo di Montemilone conteso fra francesi prima, e poi spagnoli.

 

Infine, nel 1730, dopo essere stato in mano alla dominazione austriaca, viene inserito nel Regno Borbonico.

 

E così rimase sino all’Unità d’Italia.

 

 

Il Brigantaggio

Durante il periodo del Brigantaggio anche Montemilone fu teatro di scontri e sanguinose battaglie.

 

Storica è la guerriglia del 1861 presso la Masseria Quinto.

 

I briganti con a capo Pasquale Domenico Romano dovevano incontrare la banda di Carmine Crocco al fine di sconfiggere il Maggiore D’Errico.

 

Il D’Errico però tendendo un’imboscata a Romano riuscì ad evitare l’incontro, uccidendo tantissimi briganti che furono gettati in un pozzo.

 

Ancora oggi, quel pozzo, viene chiamato il Pozzo dei Briganti.

 

Dal 1850 a seguire, il paese lucano vede la creazione di diverse opere publiche, tra cui:

  • Le strade;

 

  • L’Asilo;

 

  • La Torre dell’Orologio;

 

  • Ufficio del Telegrafo;

 

  • La Chiesa Madre;

 

  • Il Cimitero;

ed altri ancora.

 

Storia odierna di Montemilone

Dopo il Fascismo e in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, Montemilone, come altri territori del Sud Italia, assistette ad un’abbondante emigrazione.

 

Oggi i Montemilonesi sono tra gli abitanti meno numerosi nelle province lucane, ma il borgo appare ancora come un’isola di pace e di tranquillità.

 

Ideale per i viaggiatori in cerca di quiete e aria pura, riesce a regalare momenti di calma e serenità a tutti i suoi visitatori.